lunedì 30 luglio 2012

MIRTILLO

C'era una volta Mirtillo... una gioia immensa, una bella notizia che ha entusiasmato la nostra vita due settimane fa.
Hai fatto volare la nostra immaginazione, hai aggiunto lavoro al planning di famiglia (siamo o non siamo una family@work?!?) e... una ventata di aria nuova, di freschezza e di entusiasmo!
Sei rimasto con noi solo 15 giorni e poi hai deciso di diventare una stellina... da Mirtillo a Stellina il passaggio è stato di alta classe e merito. Noi ti abbiamo visto nel cielo e ti abbiamo fotografato con gli occhi per ricordarci dove abiti. Il firmamento è una grande casa piena di giochi e amici: lì starai benissimo, ne siamo certi. Allora Stellina grazie di essere stata dei nostri come un Mirtillo anche se solo per un po'.

sabato 28 luglio 2012

SABATO AL LAGO :-)

Alle 10 tutti operativi: colazionati, lavati, vestiti e... cosa facciamo oggi? Temperatura esterna: 26° al sole, neanche una nuvola... allora destinazione LAGOOOOOOOOOO!
Mi scuso ufficialmente per le poche foto... ma avevamo i cellulari scarichi... dei geni no?

Era da un pò di tempo che questa giornata ci girava in testa, oggi cascasse il mondo, era la giornata ideale.
Abbiamo preparato la borsa delle provviste, rigorosamente IKEA, con:

  • un grill usa e getta (mai usato prima, finger crossed!), fiammiferi, sale, posate, salviette e tovaglietta;
  • una confezione di hamburger da 4 e un pacchettino di wurstel (e una buste di salame affettato come piano di emergenza);
  • un filoncino di pane fresco, acqua e coca;
  • una scatolina by Eli con foglioline di insalata, fettine di pomodoro... x guarnire il panino;
  • una scatolina con carotine fresche pelate e tagliate a listarelle x l'attesa del grill;
  • e le doverosisssime patatine con ketchup! Perchè altrimenti non è un pic nic fatto bene!
Tutto pronto, tutti in auto... 15 km da Uppsala, statale 282, si imbocca una stradina sterrata in località Länna e dopo 700 m ecco il parcheggio della spiaggia del lago... cavolo quante auto parcheggiate! Posto intimo, sembra di essere a Jesolo la domenica.. e sistemiamo la nostra coperta salutando i vicini (davvero molto vicini). C'è gente organizzatissima con sedie, sdrai, ombrelloni, frigo e barbeque. I bambini stanno faccendo il bagno con maschere e boccaglio, salvagenti/braccioli e chi ha portato addirittura il canottino...
... noi non ci eravamo messi neanche il costume! Ops, non pensavamo avessere la pelle foderata di cuoio, invece è così, perchè l'acqua del lago era fredda, parecchio fredda! Però avevamo il mini kit da sabbia dei ragazzi con paletta e secchiello, e allora via la maglietta e i pantaloni.. li ho lasciato in mutande, e per fortuna Momy aveva quelle rosse di superman e Koke quelle blu della polizia... così non stonavano neanche!

Un'oretta per ambientarsi e poi iniziamo a capire dove infilarci per accendere il grill... ma  niente paura è quasi l'una  e gli svedesi hanno già digerito, al posto griglie è tutto libero. Andrea estrae il grill usa e getta e inizia a leggerne le istruzioni e ad incrociare le dita... ma va tutto liscio e nel giro di 40 minuti dall'accensione i nostri hamburger sono pronti. Bravo il cuoco!!!! Clap clap clap!!!
I piccoli sono stati stra-entusiasti del grill e hanno partecipato preparando la "tavola", aprendo i wurstel e portando al papà il pane da scaldare.. e tutti fieri si sono sbaffati un bel paninetto con la carne e i wurstel rigorosamente in mano!




Poi non c'era più tempo da perdere, siamo tornati vicino alla riva e hanno ripreso a giocare con acqua, sabbia ghiaino e... ebbene si i contenitori del cibo vuoti!e cosa hanno organizzato? Una cucinetta... chi li conosce di persona sa quante volte usano qualsiasi cosa pur di giocare ai "piccoli cuochi"... Per fortuna erano scatoline recuperate dalla ricotta e philadelphia finiti e lavati,quelle cosine che io definisco "la lista nozze"(*) così alla fine hanno partecipato alla raccolta differenziata.

Il dopo pranzo è stato di puro relax sulla nostra coperta vicino alla riva finchè i ragazzi giocavano, si bagnavano, ci bagnavano, poi avevano sete, poi volevano il frutto, poi di nuovo a giocare, poi la pipì, poi si rubano i giochi e litigano... però noi ci siamo ugualmente "rilassati"... come tutti i genitori in spiaggia con due figli di età compresa tra i due e i quattro anni.

Alle quattro e mezza circa il sole ci ha lessati, il desiderio di fare un riposino e troooooppo elevato e così la famigliola si avvia verso casa, soddisfatta della giornata tanto attesa e ben riuscita!

(*)"la lista nozze" = noi non abbiamo fatto una lista nozze classica quando ci siamo sposati, con posate bicchieri pentole etc... perché non avendo molti soldi abbiamo caricato su una lista nozze il nostro indementicabile viaggio nel New England + Bahamas... e così abbiamo comprato quasi tutto da IKEA. Ci ripromettiamo sempre di iniziare ad acquistare qualcosa di più bello, di design, di valore per la nostra cucina... ma alla fine non lo facciamo mai ed io mi ritrovo a recuperare anche i contanitori del gelato, dei formaggi, dei biscotti per riutilizzarli... così il dottore mi prende in giro chiedendomi se fanno parte della lista nozze... ha ha ha §:-)


martedì 24 luglio 2012

WEEKEND TUTTO SVEDESE!

E'  stato un bel weekend quello appena passato, con ritmi molto rilassati e non è mancato il divertimento. Per fortuna il tempo ci è stato amico e non ci ha fatto cambiare i piani, ovvero la cena swedish di sabato e la domenica delle fragole!

Sabato è stata una giornata un pò nuvolosa e noi abbiamo fatto le cose con calma.. alle 11 siamo andati a fare una passeggiatina in centro, trovando il tempo per qualche cartolina e un pranzetto leggero e veloce perché alle 17 eravamo invitati a cena da una famiglia svedese. Alle 17? Si si, perché eravamo a tavola alle 18.30 !?!... noi infatti non abbiamo fatto merenda. L'invito ci è giunto da S un'infermiera che lavora con il dottore che è dotata di marito (di cui non ho capito il nome e che lo chiamavo semplicemente S husband) e di due figli ovviamente biondissimi: A di 9 anni, appassionato dell'Italia ed E di 5 anni.


La swedish family abita ad Uppsala a 10 minuti in auto da casa nostra, in una porzione di casette a schiera molto vicine tra loro, completamente pedonabile dove i bimbi giocano nei vialetti che collegano le varie unità tutte piene di fiori, fragole e piante di rabarbaro... è si il modello residenziale svedese prevede degli agglomerati abitativi senza cancelli e senza garage accostati alle case. I garage, se ci sono, sono tutti vicini e costituiscono spesso il perimetro dell'area residenziale e le auto vengono parcheggiate li dentro o negli appositi spazi a loro riservati. Questo modello da un'idea di friendship fra tutti i vicini di casa, di grande occasione di gioco per i bambini,  un concetto di proprietà privata che va oltre il cancelletto... e se ci aggiungete il fatto che le finestre non hanno tapparelle, ne scuri, ne inferriate... solo vetro, semplice e doppiacamera per coibentare gli ambienti (non dimentichiamoci che in inverno si va anche a -30 gradi)... sembra di essere nel paese dei balocchi; è vero anche che i livelli di criminalità sono molto bassi in Svezia e la polizia gira sempre per la città.
Ma tornando alla nostra cena, noi ci siamo presentati con due regalini per i bambini, un tiramisù (ovviamente) e una bottiglia di prosecco.. e loro ci hanno accolto simpaticamente con tanto di stradina segnata con i gessetti dai bambini per arrivare alla loro porta. Ci siamo ovviamente tolti le scarpe per entrare in casa e ci siamo presentati. I piccoli si sono fiondati sulla loro montagna di giochi e i due svedesini si sono fiondati sui due regalini (Playmobil e Lego)... tra di loro zero problemi a parlarsi ognuno nella propria lingua... ma si sono capiti lo stesso, ovvio viste le età non possiamo dire che hanno giocato insieme... ma tutti e quattro erano incuriositi dalla situazione! Andrea ed io abbiamo parlato sempre in inglese, il dottore anche un pò di svedese, loro ogni tanto ci traducevano qualche parola dall'inglese allo svedese.
Io ho seguito S in cucina che preparava i cartocci per il barbeque e non sapevo proprio di cosa parlare, allora abbiamo parlato di cibo e le ho chiesto qualche info per la spesa al supermecato. Andrea è stato con il marito di S... molto molto timido, che si occupava del barbeque e dava anche un occhio ai bimbi. Anch'io quando avevo bisogno di una pausa cerebrale dall'inglese andavo a controllare i piccoli... grande alibi!

Poi tutti  a tavola ad assaggiare le specialità svedesi che io personalmente ho visto preparare (con etti ed etti di burro)! Il menù era salmone al cartoccio (e nel cartoccio c'era il pesce con parecchio burro, vino bianco, sale e pepe) e patate, carote, broccoli al vapore e poi nel cartoccio. Salsa al limone per condire il tutto. Dessert torta al rabarbaro e il mio tiramisù. Sembrava tutto abbastanza buono, molto pesante ma buono,  se non fosse che abbiamo cenato fuori con 15 gradi e nonostante io avessi camicia, maglioncino e pashmina (loro in canottiera e infradito) mi sono presa una botta di freddo fotonica e così alle 21 circa siamo tornati a casa che stavo già male... e il resto della nottata ve la risparmio, terribile!


La serata è stata carina, ma a mio modesto parere non entusiasmante, sono stati carini ad invitarci per essere accoglienti, ma la lingua resta una grande difficoltà. Mi ha fatto piacere curiosare in una famiglia svedese per qualche ora. Li trovo molto tranquilli e carini, ma non ci sono entrata per niente in sintonia...vabbè pace!

Domenica mattina, io stordita dalla notte in piedi, ma rilassata perchè Andrea era a casa con noi... abbiamo organizzato di andare ad Ulva Kvarn! Un posticino carinissimo alle porte di Uppsala, dove in questa stagione si possono raccogliere le fragole direttamente dal campo! Poi è un bellissimo parco alberato, con tanto di torrente, caffetteria e tavola calda... per soddisfare tutte le esigenze. Noi siamo andati per raccogliere le fragole e fare un pic-nic... e così è stato. Inizialmente ci aspettavamo di fare un percorso attorno al parco per raccogliere le jordgubbar... e invece siamo restati un pò delusi perchè le fragole si raccolgono molto meno romanticamente sul campo limitrofe al parco!

Tuttavia non ci siamo tirati indietro, anzi secchiello e tanto entusiasmo e siamo partiti anche noi! Tutti e quattro abbiamo dato del nostro meglio...
 ...e il risultato dopo un'oretta di raccolta è stato davvero ottimo: 3,5 kg di fragolotti! Abbiamo mangiato un sacco di fragole anche mentre le raccoglievamo, perchè erano irresistibili, belle rosse, tese, succose, abbastanza pulite... e la prova era spiaccicata sulle magliette dei ragazzi! (Ma con l'OMINO BIANCO si può tutto!)
(ops, scusate non riesco a raddrizzarla!)
Abbiamo seguito il consiglio di S (della sera prima) le abbiamo in gran parte lavate, asciugate e congelate in piccole porzioni... ora dobbiamo solo decidere se farne delle torte o un vaso di marmellata.
Dopo la faticata, ci siamo regalati un ottimo pic nic con panini byEli, per evitare salsine e ingredienti strani poco piacevoli... coperta sul prato e via! Verso le due nuvoloni con i pattini ai piedi si sono presentati e #l'omino della pioggia, ci hanno fatto scappare via!
Il danno non è stato grave visto che arrivati a casa e sistemati vestiti e fragole ci siamo dedicati un riposino domenicale a cui è seguita una partita di calcetto a quattro nel campetto vicino a casa! Ottimo direi!!!


sabato 21 luglio 2012

FIKA è la pausa caffè svedese!

Questo post è dedicato al dottore, che continua a pubblicare foto di FIKA ospedaliera su Instagram... è ora di rendere più comprensibile agli occhi di tutti quello che fotografa durante le pause :-)

In Svezia la giornata tipo è caratterizzata da almeno una o più FIKA, cioè uno spuntino che accompagna il caffè. Si FIKA con quello che c'è, non è necessario mangiare qualcosa di specifico... può essere dolce o salato (o tutte e due se lo spuntino è molto molto ricco), l'importante è fare pausa mangiando&bevendo.

Fralla con formaggio :-)
Per un original fika svedese salata spalmano della margarina sulle tavolette superintegrali rigorosamente di segale Wasa e aggiungono fettine di cetrioli freschi oppure concentrati spalmabili di caviale in tubetto. E' doveroso specificare che riescono a rendere cremoso, spalmabile e in tubetto di tutto è di più (per poter diversificare la loro FIKA): pasta di caviale supersalata, formaggio spalmabile ai più svariati gusti come gamberetti, prosciutto, salmone, e chi più ne ha più ne metta!
Un'alternativa al Wasa è la fralla ovvero una pagnottina tonda per fare il panino e può essere bianca oppure al formaggio, ai cereali o di farine varie.
original Swedish Fika
Personalmente non mi riconosco proprio in questa FIKA, perché rimango una tipa cappuccino&brioche e  mio parere ci vuole lunga esperienza, un palato felpato, un pò di raffreddore e uno stomaco che digerisca i sassi! Il dottore ci ha provato ma non se ne è appassionato... così al massimo mangia fralla e formaggio, come un malgaro.. e il suo colesterolo si sfrega le mani!
  




Caffè e cupcake
Per un original fika svedese dolce invece preparano o comprano dolcetti più o meno tipici come ad esempio kanelbullar (ciambellina alla cannella), vaniljbullar (ciambellina alla vaniglia), cupcake a "tutti i gusti +1" oppure godis (tradotto in italiano "ciuccetti" - una pausa caffè e ciuccetti... non la posso proprio immaginare!). Anche le torte fatte in casa sono molto gradite, sia svedesi sia di altri paesi come il nostro #Tiramisù? o una torta di carote, al cioccolato, allo yogurt...
Vaniljbullar
Questa è la pausa svedese che preferisco, a metà mattina una caffè lungo e qualcosa di dolce da assaporare... rende tutto più piacevole, meglio ancora se seduta all'aperto in una konditori con la tua famiglia e un bel sole in viso... ok, torno sulla terra.
Il dottore è del mio stesso parere se FIKA a ridosso della sveglia, poi meglio una FIKA salata.
  
L'orario ufficiale della prima FIKA del giorno oscilla tra le 9 e le 10 del mattino e viene posticipata solo per cause di forza maggiori... davvero improrogabili, perché la FIKA è sacra. E' un diritto del lavoratore, è un piacere irrinunciabile dello svedese...e non si può omettere nelle 24 ore! Nell'arco della giornata si possono fare tantissime FIKA anche solo liquide o solo solide, seduti o in piedi, l'importante è farla... e chi più ne ha più ne FIKA!

giovedì 19 luglio 2012

EXPAT LIFE EMOTION - PART 1 Dove sono stata dall'11 al 17 luglio?

Dove sono stata dall' 11 al 17 luglio?
Dopo tanti post di parchi, ricette, meteo svedese, è giunto il momento di fare un post di expat life emozionale...un nome incasinato tanto quanto quello che sto per scrivere. E forse non riuscirò neanche a spiegarmi. Però ci provo, desidero provarci... è un modo per togliermi un sassolino dalla scarpa peso dallo stomaco. Si perché chi non lo vive sulla sua pelle non sa realmente cosa si prova a vivere in uno stato estero senza conoscere nessuno; lo si può solo immaginare, ascoltare e ora leggere anche qui.


Il 27 giugno si parte, non si riesce a portare tutto, ma si sceglie... cercando di fare del proprio meglio e concedendosi il beneficio di poter sbagliare.


Arrivi in Svezia in una nuova accomodation che non è tua, è in affitto per 3 mesi, l'hai scelta e dunque ti piace e non la puoi cambiare ma la devi adattare alla tua famiglia, renderla piacevole e accogliente e un po' tua, perché è questo il tuo nido per un po' di mesi. E' qui che ritorni la sera, è qui che passi buona parte della giornata. I primi  giorni sono belli carichi, fai un sacco di spese e giri per la città per trovare l'occasione a buon prezzo, arricchisci la casa di oggetti utili e colorati perché hai due figli con meno di 4 anni. E' come essere in vacanza: relax - parco giochi - passeggiate - la sera a casa tranquilli...I tuoi figli si entusiasmano per tutte le novità e le diversità che incontrano, ti entusiasmi anche tu e pensi che è tutto ok. 


La loro serenità è la tua e la tua vacanza procede alla grande. Poi il papà inizia a lavorare e tu inizi a trascorrere la giornata sola con loro dalle 7 alle 17. Non c'è nessun problema! Si fanno le cose con calma, si fa colazione, si va al parco, poi il pranzo e un pò di nanna... e papà è già a casa, la giornata prosegue con un altro giretto da qualche parte o comunque una comunicazione diversa. Tutto a posto dunque? Sono passati 10-12 giorni e la quotidianità è sempre la stessa, sempre la stessa.. nessun incontro, nessuno ti rivolge neanche la parola al parco... i tuoi figli iniziano a trovare difetti alla loro camera, si ricordano sempre meglio quali giochi sono rimasti in Italia, non riescono ad addormentarsi la sera perché vogliono tornare nella "casa bella in Italia"...e  tu inizi a trovare un sacco di risposte convincenti, fai sorrisoni e cucini le cose che più amano ... ma dentro di te stai male, non sai perché, ma stai così. E loro dopo 2 o 3 giorni così si accorgono che la mamma ha la "nostalgia canaglia", che quando non parla con loro ha un viso cupo e il nervosismo sale, dispetti e capricci a manetta, richieste continue di andare dagli amici italiani... e allora si cambia strategia: dvd di cartoons preferiti e tu inizi a smanettare in internet per cercare soluzioni!


Elisa, che soluzioni cerchi on-line? Che sito risolutivo pensi di trovare? Il Malumore ti ha bussato alla porta, fuori la temperatura è precipitata e piove tutti i giorni per quasi 10 giorni di fila... è inutile che cerchi di non vederlo... fallo accomodare no? Se gli offri un caffè e ci fai due chiacchiere forse se ne va via soddisfatto e aspetta un bel po' prima di tornare! 


I tuoi pensieri iniziano tutti con "ah, se almeno fossi a casa mia con questo tempaccio farei..." oppure "E pensare che fino a 15gg. fa non riuscivo a stare neanche 10 minuti in divano tranquilla con il ritmo lavoro-casa-figli..." oppure "una come me non ha il carattere per fare 'ste cose all'estero..." ottimo no? Chi viene a trovarmi? Meglio che torno io in Italia per una settimana a settembre? E come ci arrivo in questo stato a Natale?


Poi inizi a cercare gli expat-blog per capire come va alle altre, leggi un sacco di siti sulla genitorialità per trovare risposte educative al tuo momento, telefoni spesso a casa (perché su di loro puoi sempre contare), cerchi gli amici in skype, facebook, instagram, tweeter, e-mail, passi 2 ore al giorno seduta davanti al pc... saluti e ringrazi chiunque ti risponda! 
Ma il vissuto degli altri non è il tuo e neanche quello della tua famiglia... la soluzione non è lì!


Grazie al cielo gli amici hanno sempre le parole giuste al momento giusto"L'amicizia è qualcosa di naturale..." e come tale non ne puoi stare digiuna, ma puoi assaporarla vivendola diversamente dal solito... da come hai fatto negli ultimi trentanni?
Eh già, Eli cara, per sei mesi sarà così... ma cosa sono sei mesi per un'amicizia. Le relazione più profonde non hanno ne tempo ne scadenza... e sanno adattarsi a tutto, basta continuare ad alimentarle, goccia dopo goccia... anche a 2000 km di distanza.. oggi ne sono convinta, domani sarò in crisi, ma posso sempre rileggermi qui... ecco perché scrivo oggi (che c'è un sole fantastico!)
Due sono state le frasi che mi sono cadute addosso come due pietre enormi e spesso mi girano per la mente e hanno offerto il caffè + grazie&arriverci al mio Malumore:
"Eli, devi solo trovare la tua motivazione..."
Io non avevo previsto un mia motivazione in questo tempo svedese, pensavo che a me non servisse e che la motivazione fosse il lavoro di mio marito... dunque work in progress!
"Eli, ora hai un periodo di stop dal lavoro, solo famiglia e ritmi umani, sei contenta?..."
Contenta? E' quello che ho desiderato di più dall'inizio dell'anno: partire e lasciare tutto per riprendermi la mia famiglia. Lavoro emotivamente pesante e con ritmo incessante in ufficio dalle 8.30 alle 17.30-18, poi a casa trova la carica con i piccoli amori, poi la casa da curare e gestire, riempi il frigo e cucina e il mio amore che ha vissuto più situazioni difficili negli ultimi 4 mesi che negli ultimi 5 anni... e la sera crolli sperando che il giorno dopo sia meglio e più rilassato.


...una motivazione? qui sono contenta? La chiave è qui, me lo sento.Averlo capito ha fatto la differenza!
E sorrido e gioco con i piccoli. Sono più sweet col marito. Le giornate scorrono veloci, così veloci che la sera mi scoccia non essere riuscita a fare tutto quello che desideravo. Forse il periodo di adattamento sta prendendo la strada giusta? Forse questo periodo di expat life è un dono? Credo che tornerò a casa più fortificata e alcune insicurezze spariranno.Sicuramente devo lavorare su me stessa, ho parecchio materiale su cui lavorare, ho una testa, un cuore, una fede, una famiglia, salute e degli amici... sto meglio!


Il tempo è un po' migliorato, riesco ad essere più serena con i piccoli e a gestire meglio la giornata e le loro implicite ed esplicite richieste. Da almeno 4 giorni non chiedono i giochi italiani o di tornare in Italia e dormono più sereni... ho tante altre cose da scrivere e da raccontare, ma voglio prendermi una piccola pausa per raccogliere le mie emozioni e raccontarvele... 


Spero siate riusciti a leggere "'sto mattonazzo di post", vi ringrazio e sono tutta orecchi per consigli, commenti  ed eventuali insulti bonari!
Alla prossima EXPAT  LIFE EMOTION - PART 2


martedì 17 luglio 2012

GÅRDSJÖ ÄLGPARK = PARCO delle ALCI

Sei giorni di assenza... per motivi che vi spiegherò nei prossimi post...
Qui ad Uppsala il tempo è leggermente migliorato, nel senso che la pioggia è diminuita ma continuano a farci compagnia nuvoloni e una temperatura ancora sotto i 20... noi abbiamo fatto un puntatina in piscina e devo ammettere che Momy e Koke prendono sempre più confidenza con l'acqua. Da quando siamo riusciti a mettergli i braccioli (rigorosamente di Nemo e Cars) si tuffano da soli, si spostano da soli, vogliono andare negli scivoli... ora è più piacevole andare in piscina. Io sono addirittura riuscita a prendermi un pò di tempo per nuotare!


Voglio parlarvi ora di una bella gita fuori porta di sabato 14 luglio... il tempo era poco nuvoloso e la temperatura adorabile così abbiamo preparato tutto per un bel pic nic e siamo andati al Gardsjö Älgpark (= Parco delle Alci)
Si trova in località Heby e si raggiunge imboccando la statale 72 da Uppsala verso Sala, in 50 minuti si arriva senza problemi e gustandosi bellissimi panorami dalla strada!

Il parco è a conduzione familiare e Leffe (che è il signore che si vede nella foto con l'alce) è l'ideatore, l'appassionato e l'allevatore del parco. E' lui che cura le 17 specie di alce che si trovano nel parco. Le ha accolte e allevate quasi tutte dai primi mesi di vita accudendole giorno e notte nella foresta affinché si ambientassero bene nel parco... e devo dire gli vuole proprio un gran bene!

Quando si arriva al parco si trova una grande fattoria di fronte un piccolo gruppo di belle case rustiche svedesi (meravigliose!). Per fare i biglietti e accedere si deve entrare nel negozietto dei gadget, molto accogliente e carino. Gli adulti pagano 180kr e i bambini (dai 3 ai 12 anni) pagano 90kr.

Alle 11, alle 13 e alle 15 parte il giro nel parco in trattore guidato da Leffe. Noi abbiamo fatto il giro delle 11 ed è stato piacevole perché Leffe ha tradotto in inglese le sue spiegazioni svedesi anche se noi 4 eravamo gli unici stranieri! Il giro dura un'oretta e non è molto lungo, ma ti da la possibilità di vedere a vicinissimo le alci, si possono anche accarezzare e dare loro il mangime con il secchio che Leffe mette a disposizione.

I piccoli erano estasiati ed entusiasti al tempo stesso: Momy era una tempesta di domande, mentre Koke succhiava avidamente il suo ciuccio e ogni tanto urlava "Eccolo!" quando vedeva un'alce avvicinarsi.
Sono riusciti ad accarezzare solo le corna (che sono tutte ricoperte di un peletto morbido morbido) perché il pelo è grosso e stopposo e in questa stagione lo stanno cambiando, quindi se lo accarezzi te ne resta un pò in mano. Amici, le alci sono davvero alte come i cavalli, ma più robuste sul corpo e con un musone simpatico   che ti ispirano proprio amicizia! Abbiamo visto sia alci maschio adulte in un'area, sia alci mamma con i loro cuccioli in un'altra. Erano separate perché questa è la stagione dell'amore...

Dopo la visita al parco si può consumare il pranzo o uno spuntino alla caffetteria del parco e ci sono un pò di tavoli nella corte. Oppure c'è la possibilità di consumare cibo e bevande portate da casa in una piccola area fuori dalla caffetteria e noi abbiamo optato per questa soluzione, visto che il clima era ottimo! Poi siamo rientrati in caffetteria per il caffé  e una buona fetta di torta fatta in casa con cioccolato e cocco.

Ci sono anche una conigliera e un bellissimo pollaio (con tante galline e due galli) e per noi ha rappresentato la seconda parte della visita perché i piccoli erano gasatissimi e potevano avvicinarsi fino alla rete del pollaio.

Dopo la visita al parco siamo passati a Sala che è una piccola località vicina ad Heby e abbiamo fato una passeggiatina nel suo centro che ha un imprinting western a mio parere, carina davvero.

Nella strada verso Uppsala Andrea ha visto l'indicazione per una spiaggetta... e ci siamo avventurati in una stradina che ci ha condotti fino ad una mini spiaggetta sul lago, con un pò di acqua bassa e sabbia. Per fortuna in auto avevamo le palette dei ragazzi, così abbiamo trascorso un'altra oretta di bei panorami e i piccoli si sono divertiti un sacco. Bravo papà! La tua curiosità ci regala sempre dei bei momenti!

mercoledì 11 luglio 2012

# CHE TEMPO CHE FA? (2)

Da sabato il tempo è cambiato ad Uppsala. Il cielo non è più del suo azzurro speciale con le nuvolette dei The Simpsons... ma è tutto un po' grigetto. La temperatura rimane sotto i 20° C (spesso stabile a 15°) ma non c'è vento e fin qui tutto ok.. e invece no! Può piovere da un momento all'altro, senza preavviso, senza un nuvolone... semplicemente inizia a piovere più o meno forte, non per molto... al max 5 minuti, ma se sei fuori ti sei di certo lavato!
Sabato siamo stati al coperto... domenica siamo andati alla #Junibacken a Stoccolma... lunedì siamo andati al parco alle 18... ieri abbiamo detto BASTA! Ci siamo attrezzati: giacca impermeabile quasi al ginocchio e stivaletti e siamo usciti per fare un po' di spesa!

Non vi dico l'entusiasmo di Momy e Koke, poter stare anche un pò sotto la pioggia, poter camminare sopra una pozzanghera senza che la mamma li rimproveri... mi sono sentita dire:
Momy: "Mamma speriamo che piova anche domani..."
Io: " Stai tranquillo, le previsioni ti faranno divertire tutta la settimana!"
Momy: "Hai sentito Koke, anche domani piove e noi ci mettiamo gli stivaletti!"
Koke:" Tiii! Tilettii!


Ora ho capito perché in tutti i negozi di abbigliamento per bambini, c'è sempre un'area dedicata a stivaletti, giacconi impermeabili più o meno imbottiti, pantaloni impermeabili e/o salopette impermeabili... un piccolo non può dipendere sempre dal meteo, ma può sperimentare il gioco nelle diverse condizioni atmosferiche... cosa che noi non eravamo abituati a fare! O meglio noi genitori, non glielo abbiamo mai permesso proposto... per paura che si potessero sporcare o ammalare,... forse qualcosa di buono invece si può ricavare e ci si ammala sicuramente di più negli ambienti chiusi piuttosto che all'aria aperta!


Nel pomeriggio di ieri non è mancata una passeggiata in centro con papà quando ha finito di lavorare, tutti e 4  superequipaggiati... almeno ci siamo un po' ossigenati e io ho trovato un negozio per la casa con ottimi saldi...e oggi mi rivedranno munita di carta di credito :-) eh eh eh...

Oggi stesso tempo... ma dopo un pò di gioco in casa... siamo andati al parco con tanto di palette... di certo i castelli con la sabbia bagnata riescono bene... !




martedì 10 luglio 2012

A JUNIBACKEN la Casa di Pippicalzelunghe

Domenica pioggia... e noi ci facciamo venire le ideone!
Allora ne abbiamo approfittato per andare a Stoccolma alla Casa delle Fiabe Junibacken ("poggio di giugno") che si trova sull'isola di Djurgarden vicino al Vasa Muset e al Nordiska Muset.
Junibacken è sul mare e noi, visto che quando siamo arrivati non pioveva, abbiamo approfittato per mangiare un buon panino sulle panchine del suo parco con vista su Stoccolma... fantastico!

Il motivo per cui abbiamo scelto Junibacken è che trovi un mini-museo di Pippicalzelunghe, in quanto Pippi è uno dei racconti più famosi di Astrid Lindgren. Chi si aspetta di trovare tutto su Pippi non rimane deluso perché al piano primo c'è una riproduzione fedelissima di Villa Villacolle dove i piccoli possono entrare e giocare nelle sue stanze, salire al primo piano e scivolare giù per un tubone divertentissimo. C'è anche il cavallo a pois di Pippi che i bimbi possono montare o spazzolare. Ma a Junibacken sono rappresentate anche altre favole (che noi non conoscevamo ma) che in Svezia sono famosissime come Mamma Mu, I Mummin... e anche altri celebri personaggi come Petterson e Giampi, Mulle Meck,...


La struttura è completamente coperta e articolata su più livelli... ma per i dettagli vi consiglio di aprire la pagina alla quale ho collegato il link in italiano. I prezzi sono "un pò caretti" per una famiglia come noi - circa 60€ di ingresso- , perché pagano i bimbi dai due anni compiuti in su (e ovviamente gli adulti) e non è prevista uno sconto per famiglie... però dopo una giornata trascorsa lì dentro ti rendi conto di quanta manutenzione devono fare...e poi il biglietto d'ingresso prevede molte opzioni: il giro nel Trenino delle Favole con il commento in italiano, gioco libero nella Piazza delle Fiabe (carinissima e piena di casette dove i piccoli entrano e giocano), accesso libero al parco dei giochi in legno dove Momy e Koke volevano sempre tornare (qui hanno trovato un'arca dove salire e visitare, una casetta sopraelevata con cucina, un chioschetto di wurstel, un castello...) e due rappresentazioni teatrali (ovviamente in svedese)!


Per chi volesse fare vacanza al 100% c'è anche il ristorante-caffetteria, con piatti caldi tipicamente swedish!


Per noi è stata una bellissima giornata e consigliamo a tutte le famiglie che vanno a Stoccolma di portare i figli... magari leggendo prima qualche avventura di Pippicalzelunghe, perchè no Emil o Karlsson sul tetto :-)
Noi abbiamo dedicato un'oretta prima di partire da casa e devo ammettere che ha fatto la differenza! 


sabato 7 luglio 2012

TIRAMISU' aiutaci tu!

Non posso preparare una torta del genere senza pensare di assaggiarla e condividerne l'aspetto... e sapete chi se l'è pappato? Il gruppo operatorio del dottore!
Eh si, ragazzi e ciò che mi ha lasciata più interdetta è che...  non è stato lui a proporre la torta , ma dopo una bella e calorosa accoglienza... gli hanno chiesto senza mezzi termini se sappiamo preparare il Tiramisù!... (quella torta tipicamente italiana, tanto buona, che avevano assaggiato l'anno prima da un altro medico italiano che aveva lavorato con loro...)

E ovviamente, tutto fiero, mio marito conferma e gli promette il tiramisù... quando me lo dice, il panico nei miei occhi. Dove compriamo gli ingredienti? Come montiamo gli albumi a neve che non abbiamo lo sbattitore elettrico? Non posso fargli fare una figuraccia... siamo arrivati da poco, sappiamo a mala pena andare al supermercato... bisogna trovare gli ingredienti... e così la caccia a mascarpone e Pavesini ha inizio!


Troviamo per caso un negozio di delikatessen italiane di nome Martina dentro una galleria, dove abbiamo fatto il numero di telefono svedese, in downtown. Prezzi stellari se paragonati ai nostri, ma si poteva fare a meno? Non ho trovato i Pavesini, ma ho rimediato con i savoiardi... 
Di conseguenza abbiamo comprato anche lo sbattitore.... e con un po' di buona volontà, mentre i pupi dormono, il tiramisù è bello e pronto!

Avete visto il capolavoro? Sono riuscita nell'intento! E il doc non ha deluso il palato di 20 infermiere svedesi!
Ho benedetto il mio ricettario personale che custodisco gelosamente e che ho portato con me anche qui in svezia!


Vi lascio ovviamente la ricetta, ma a mio modesto parere se usate i Pavesini viene più leggero e se lo fate mangiare ai più piccini usate caffè decaffeinato!


INGREDIENTI: 500 gr. di mascarpone, 3o4 uova, 6 cucchiai di zucchero, caffè latte q.b., 2 conf. di Pavesini o savoiardi (ma se ne avanzano sempre...), cacao amaro in polvere


Montare in una ciotola i tuorli con lo zucchero finché non si ottiene una cremina quasi bianca e soffice. Quindi unirvi il mascarpone. Montare a parte gli albumi fino a che la neve bianca non rimane immobile se si capovolge la ciotola. Unire dunque anche la neve mescolando con un cucchiaio sempre dall'alto verso il basso (per non smontare i bianchi) e ottenere una crema omogenea.
Preparare un abbondante caffelatte e lasciarlo raffreddare.
Quando tutto è pronto, si può assemblare. Fare uno strato di Pavesini o savoiardi inzuppati velocemente nel caffelatte e poi stendere uno strato di crema. Ripetere per 2 o 3 volte a piacimento. L'ultimo strato deve essere di crema e poi si spolvera con abbondante cacao amaro!




giovedì 5 luglio 2012

PRESENTAMI UN BLOG... possiamo giocare anche noi?



Ebbene sì, lo ammetto, mi sono fatta contagiare dalla mia amica Ale... e provo a partecipare alla Caccia al Tesoro di Mammafelice!
Io sono una dilettante in materia di blog, ma non posso negare di esserne incuriosita e perché non buttarsi?... e poi i piccoli stanno guardando Gli Aristogatti... ho giusto un po' di tempo!

Il gioco inizia con una piccola presentazione... 
Pronti, attenti... VIA!


CARTA D'IDENTITÀ
Elisa (30 anni - segno: gemelli)
  • occhi verdi & capelli castani corti... tento di abbassare la mia età anagrafica!
  • sposata con Andrea - medico e fautore del nostro trasferimento in Svezia ad Uppsala 
  • i nostri figli sono Momy (3 anni e1/2) e Koke (2 anni)
  • impiegata in maternità (facoltativa di Koke, mai usata fino al 25 giugno scorso)
NOME DEL BLOG E OBIETTIVI
family@work... una famiglia in Svezia per un'esperienza tutta da vivere... e raccontare!
Titolo aggiornato di recente perché siamo arrivati ad Uppsala da una settimana e Andrea a iniziato a lavorare perciò l'avventura è davvero iniziata!
Family@work è nato per fare memoria di quello che stiamo vivendo come family e soprattutto condividerla con chi ha piacere di leggere, sorridere, ascoltare, ringraziare o spartire le emozioni di chi si butta in un'avventura x4. 


UN BUON MOTIVO PER SEGUIRCI
Il blog è partito a maggio 2012 ed è tutto in divenire! 
Chi ci conosce ora riesce a capirci velocemente :-)
Siamo alle prese con una città nuova, uno stato nuovo, una lingua troppo nuova, un lavoro nuovo per papà, una scuola nuova per i bimbi, tanto tempo nuovo da gestire per la mamma... e tantissime emozioni tutte nuove... tutte da raccontare e fotografare!
A volte siamo un po' comici

DUE POST CHE VALE LA PENA LEGGERE?
19 maggio 2012 - un sabato in campagna ce lo meritavamo proprio
21 maggio 2012 - -11 giorni alla prima partenza
7 giugno 2012 - 3 days trip to exploring Uppsala

Come seguirci.. siamo neoblogger, neotwitter e neoinstagram.. da più tempo in facebook! 

mercoledì 4 luglio 2012

Bheeh, grunch, coocococodè...

Usciamo per il nostro solito giretto al parco e Momy oggi chiede di andare a "quello con la nave pirata" che tradotto significa al parco sito tra il fiume e l'ospedale di Uppsala, vicino al centro ma a 35 minuti di passeggino da casa... ovviamente ho realizzato il tempo di passeggiata solo quando sono arrivata lì, ma non mi sono scoraggiata, spero almeno abbia effetti benefici sulla mia bilancia :-)

WONDERFUL SURPRISE! Ci hanno accolti 4 piccoli recinti con dentro rispettivamente: una coppia di maialini, una coppia di gallinone cicciottone, 4 soffici coniglietti pezzati, una coppia di pecore con tanta lana che spartivano il recinto con due simpatiche capre! 

Koke mi sparisce sotto agli occhi e dopo 2 minuti sento:
K: "Bheeh, dai pappa!" 
In mano aveva un rametto di ortiche. Affanno!
Faccio un mezzo infarto pensando al pizzicorio che stava sentendo sulle mani e poi mi accorgo che non stava toccando le foglie ma solo il gambo.. la capra mangia tutto e io mi rilasso! Ovviamente Momy segue a ruota libera il piccolo e passiamo una bella oretta zumpettando tra un recintino e un altro.


Solo quando è stata ora di incamminarci verso casa, Momy mi ricorda che non è andato a fare un giretto sulla nave pirata... ma si è subito corretto vedendo la mia faccia, dicendomi "tanto oggi pomeriggio torniamo con papà"!

Grazie Uppsala, perché mi stai regalando delle belle giornate con i miei puffetti.
L'orario del mio lavoro, mi rendo conto, mi ha negato spesso queste occasioni.
E' bello svegliarsi al mattino e sapere di poter fare tante cose con un ritmo più umano...  forse questo ritmo tra qualche settimana mi stancherà... ma per ora me lo godo tutto!
Grazie amore, per questa idea bizzarra di essere venuti fino a qui!


domenica 1 luglio 2012

jordgubbarkaka

(ovvero TORTA DI FRAGOLE)

E' il tempo delle fragole qui ad Uppsala! Ci sono un sacco di baracchini per le strade o fuori dai centri commerciale che vendono cestini di fragole e di ciliege. Dopo averci passato di fronte troppe volte senza comprare niente, abbiamo ceduto e con 15:- Kr ne abbiamo acquistato uno... ragazzi che sogno, sono deliziose! Grosse, rosse, sane, dolci e non scarti niente (ciuffetto verde a parte)... e io c'ho fatto pure una buonissima crostata!

E' stata una buona occasione per testare il forno del nostro appartamento... e tutto sommato ha superato la prova. Devo dire che avevo dato per scontato trovare una tortiera e invece niente, in questa casa nessuno ha mai fatto una torta... sacrilegio!!! Ecco perché non ho trovato neanche una bilancia, un mixer e un misurino per i liquidi. Unendo le idee con mio marito ci siamo arrangiati lo stesso e gli ingredienti li abbiamo misurati un po' ad occhio, i liquidi li ho misurati sui biberon dei piccoli e ho cotto la torta su una pirofila di vetro... per fortuna la frolla è l'impasto più semplice da preparare, ma prima di preparare la prossima torta faremo un saltino all'Ikea :-)

Ora basta chiacchiere, vi lascio la ricetta!

INGREDIENTI per la pasta frolla:
100gr. di burro, 200 gr. di farina 00, 70 gr. di zucchero, 2 tuorli d'uovo e un pizzico di sale.
Impastare la frolla e stenderla su carta forno. Dunque sistemarla sullo stampo e bucherellarla con la forchetta. Infornare a 180° per 20 minuti... ma controllate il colore prima di sfornare, deve essere color biscotto e profumata :-)

INGREDIENTI per la crema pasticcera: 1 cucchiaio da tavola di zucchero, 2 cucchiai di farina 00, 1 tuorlo d'uovo, 250 ml. di latte e 1 pezzo di limone (infilato nella forchetta che mescola la crema).
Assemblare gli ingredienti con un frustino per non creare grumetti e farla cuocere in una casseruola per un paio di minuti dal bollore. Lasciar raffreddare prima di spalmare.


Le fragole vanno tagliate a metà e stese a piacere con il dorso verso l'alto (vedi foto) dopo qualche minuti, quando si vedono asciutte si possono spolverare con zucchero a velo... questo risparmia la gelatina.. che non è gradita da tutti i palati.