giovedì 19 luglio 2012

EXPAT LIFE EMOTION - PART 1 Dove sono stata dall'11 al 17 luglio?

Dove sono stata dall' 11 al 17 luglio?
Dopo tanti post di parchi, ricette, meteo svedese, è giunto il momento di fare un post di expat life emozionale...un nome incasinato tanto quanto quello che sto per scrivere. E forse non riuscirò neanche a spiegarmi. Però ci provo, desidero provarci... è un modo per togliermi un sassolino dalla scarpa peso dallo stomaco. Si perché chi non lo vive sulla sua pelle non sa realmente cosa si prova a vivere in uno stato estero senza conoscere nessuno; lo si può solo immaginare, ascoltare e ora leggere anche qui.


Il 27 giugno si parte, non si riesce a portare tutto, ma si sceglie... cercando di fare del proprio meglio e concedendosi il beneficio di poter sbagliare.


Arrivi in Svezia in una nuova accomodation che non è tua, è in affitto per 3 mesi, l'hai scelta e dunque ti piace e non la puoi cambiare ma la devi adattare alla tua famiglia, renderla piacevole e accogliente e un po' tua, perché è questo il tuo nido per un po' di mesi. E' qui che ritorni la sera, è qui che passi buona parte della giornata. I primi  giorni sono belli carichi, fai un sacco di spese e giri per la città per trovare l'occasione a buon prezzo, arricchisci la casa di oggetti utili e colorati perché hai due figli con meno di 4 anni. E' come essere in vacanza: relax - parco giochi - passeggiate - la sera a casa tranquilli...I tuoi figli si entusiasmano per tutte le novità e le diversità che incontrano, ti entusiasmi anche tu e pensi che è tutto ok. 


La loro serenità è la tua e la tua vacanza procede alla grande. Poi il papà inizia a lavorare e tu inizi a trascorrere la giornata sola con loro dalle 7 alle 17. Non c'è nessun problema! Si fanno le cose con calma, si fa colazione, si va al parco, poi il pranzo e un pò di nanna... e papà è già a casa, la giornata prosegue con un altro giretto da qualche parte o comunque una comunicazione diversa. Tutto a posto dunque? Sono passati 10-12 giorni e la quotidianità è sempre la stessa, sempre la stessa.. nessun incontro, nessuno ti rivolge neanche la parola al parco... i tuoi figli iniziano a trovare difetti alla loro camera, si ricordano sempre meglio quali giochi sono rimasti in Italia, non riescono ad addormentarsi la sera perché vogliono tornare nella "casa bella in Italia"...e  tu inizi a trovare un sacco di risposte convincenti, fai sorrisoni e cucini le cose che più amano ... ma dentro di te stai male, non sai perché, ma stai così. E loro dopo 2 o 3 giorni così si accorgono che la mamma ha la "nostalgia canaglia", che quando non parla con loro ha un viso cupo e il nervosismo sale, dispetti e capricci a manetta, richieste continue di andare dagli amici italiani... e allora si cambia strategia: dvd di cartoons preferiti e tu inizi a smanettare in internet per cercare soluzioni!


Elisa, che soluzioni cerchi on-line? Che sito risolutivo pensi di trovare? Il Malumore ti ha bussato alla porta, fuori la temperatura è precipitata e piove tutti i giorni per quasi 10 giorni di fila... è inutile che cerchi di non vederlo... fallo accomodare no? Se gli offri un caffè e ci fai due chiacchiere forse se ne va via soddisfatto e aspetta un bel po' prima di tornare! 


I tuoi pensieri iniziano tutti con "ah, se almeno fossi a casa mia con questo tempaccio farei..." oppure "E pensare che fino a 15gg. fa non riuscivo a stare neanche 10 minuti in divano tranquilla con il ritmo lavoro-casa-figli..." oppure "una come me non ha il carattere per fare 'ste cose all'estero..." ottimo no? Chi viene a trovarmi? Meglio che torno io in Italia per una settimana a settembre? E come ci arrivo in questo stato a Natale?


Poi inizi a cercare gli expat-blog per capire come va alle altre, leggi un sacco di siti sulla genitorialità per trovare risposte educative al tuo momento, telefoni spesso a casa (perché su di loro puoi sempre contare), cerchi gli amici in skype, facebook, instagram, tweeter, e-mail, passi 2 ore al giorno seduta davanti al pc... saluti e ringrazi chiunque ti risponda! 
Ma il vissuto degli altri non è il tuo e neanche quello della tua famiglia... la soluzione non è lì!


Grazie al cielo gli amici hanno sempre le parole giuste al momento giusto"L'amicizia è qualcosa di naturale..." e come tale non ne puoi stare digiuna, ma puoi assaporarla vivendola diversamente dal solito... da come hai fatto negli ultimi trentanni?
Eh già, Eli cara, per sei mesi sarà così... ma cosa sono sei mesi per un'amicizia. Le relazione più profonde non hanno ne tempo ne scadenza... e sanno adattarsi a tutto, basta continuare ad alimentarle, goccia dopo goccia... anche a 2000 km di distanza.. oggi ne sono convinta, domani sarò in crisi, ma posso sempre rileggermi qui... ecco perché scrivo oggi (che c'è un sole fantastico!)
Due sono state le frasi che mi sono cadute addosso come due pietre enormi e spesso mi girano per la mente e hanno offerto il caffè + grazie&arriverci al mio Malumore:
"Eli, devi solo trovare la tua motivazione..."
Io non avevo previsto un mia motivazione in questo tempo svedese, pensavo che a me non servisse e che la motivazione fosse il lavoro di mio marito... dunque work in progress!
"Eli, ora hai un periodo di stop dal lavoro, solo famiglia e ritmi umani, sei contenta?..."
Contenta? E' quello che ho desiderato di più dall'inizio dell'anno: partire e lasciare tutto per riprendermi la mia famiglia. Lavoro emotivamente pesante e con ritmo incessante in ufficio dalle 8.30 alle 17.30-18, poi a casa trova la carica con i piccoli amori, poi la casa da curare e gestire, riempi il frigo e cucina e il mio amore che ha vissuto più situazioni difficili negli ultimi 4 mesi che negli ultimi 5 anni... e la sera crolli sperando che il giorno dopo sia meglio e più rilassato.


...una motivazione? qui sono contenta? La chiave è qui, me lo sento.Averlo capito ha fatto la differenza!
E sorrido e gioco con i piccoli. Sono più sweet col marito. Le giornate scorrono veloci, così veloci che la sera mi scoccia non essere riuscita a fare tutto quello che desideravo. Forse il periodo di adattamento sta prendendo la strada giusta? Forse questo periodo di expat life è un dono? Credo che tornerò a casa più fortificata e alcune insicurezze spariranno.Sicuramente devo lavorare su me stessa, ho parecchio materiale su cui lavorare, ho una testa, un cuore, una fede, una famiglia, salute e degli amici... sto meglio!


Il tempo è un po' migliorato, riesco ad essere più serena con i piccoli e a gestire meglio la giornata e le loro implicite ed esplicite richieste. Da almeno 4 giorni non chiedono i giochi italiani o di tornare in Italia e dormono più sereni... ho tante altre cose da scrivere e da raccontare, ma voglio prendermi una piccola pausa per raccogliere le mie emozioni e raccontarvele... 


Spero siate riusciti a leggere "'sto mattonazzo di post", vi ringrazio e sono tutta orecchi per consigli, commenti  ed eventuali insulti bonari!
Alla prossima EXPAT  LIFE EMOTION - PART 2


3 commenti:

  1. Dolce Elisa! Conosco MOLTO bene questa sensazione. E magari un giorno ti potrebbe anche capitare, come è capitato a me oggi, che un'amica ti dica via skype che le manchi tremendamente e che quest'anno senza di te è stato orribile e che tutto senza di te perde di significato. E tu... dovrai sorridere perché hai deciso di non piangere più. Accidenti quanto è difficile. Ma passerà e fra un anno (che ti pare lontano ma, vedrai, è dietro l'angolo) sarai una roccia!!!

    E comunque, se può aiutare, la sala da tè ti aspetta per tirarti su il morale!!!

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  2. ... ti stavo scrivendo un commento, ma mi sa che è meglio se ti scrivo una email ... anche se dovrei lavorare (un lavoro non pagato rimasto in sospeso !) !

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  3. Cia Elisa, non ti conosco ma da quello che avevo intuito tramite borgato e da quelo che leggo qui devo dire che ti stimo molto! Sei coraggiosa, realistica e mi pare che tu reagisca volendo trarre il meglio dalle esperienze senza lasciare travolgere dagli eventi tu e la tua famiglia. L essenziale è sempre la propria motivazione! Ovunque: anche in italia! Non annullarti, non scomparire, non essere 'per forza' felice ma trova qualcosa che ti faccia sentire stimolata e soddisfatta, incuriosita anche 'tesa' se vogliamo... Realizzare un progetto, studiare una lingua, aprire un negozio... Non so.. quelli che vuoi! Non credi?!

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